Teleferica
La necessità di approvvigionare la Batteria, in ogni condizione meteorologica, costrinse il genio militare a edificare una teleferica unica, all’epoca, nel suo genere. Un dislivello di 1785 metri per quasi 4000 metri di lunghezza complessiva percorsi in circa 30 minuti. La stazione di partenza era ubicata presso la centrale elettrica militare di Cesana, a 1345 metri di altitudine. L’impianto con due fune portanti era equipaggiato con quattro carrelli che viaggiavano a copie. Ritenuta troppo pericolosa, la teleferica era adibita al solo trasporto del materiale. La funicolare entrò in funzione nel 1903 con la stazione d’arrivo posta più in basso in corrispondenza della prima torre. La sistemazione definitiva, come appare ancora oggi, su due piani collegata direttamente al forte con un passaggio in pietra coperto, risale al 1910. Il piano inferiore custodiva i depositi di carburante. L’ingresso della stazione a monte era costruita da una struttura metallica ricoperta da tavole di legno che andarono completamente bruciate durante il combattimento. Vista la grande vulnerabilità dell’impianto, negli anni ’30 del secolo scorso, venne auspicato l’incaverna mento della stessa. Agli scavi effettivamente iniziati non fece seguito il trasferimento della teleferica che venne messa rapidamente fuori uso dai colpi di mortaio francesi. Viene ricordato i cavi portanti della teleferica sorreggevano il cavo elettrico che alimentava la Batteria e le opere di fortificazione poste a difesa del colle dello Chaberton.