Il 21 Giugno che non ti aspetti, quello vissuto nel 2017 da alcuni soci della nostra associazione.
In quella giornata alcuni di noi erano in vetta di prima mattina, saliti carichi di pale, picconi e rastrelli per spalare la neve ed aprire i varchi che sarebbero serviti alla manifestazione della domenica successiva. Una giornata faticosa, calda, con il sole di quota 3130m che ti cuoce la pelle ed i pensieri.
Le previsioni del tempo davano un deciso peggioramento dalle 17, ora del fatidico bombardamento del giugno del 1940, e trovarsi nel bel mezzo di un temporale in alta montagna, senza ripari, è decisamente una di quelle cose da evitare. Ma la tabella di marcia non viene rispettata, troppi lavori da terminare, ma finalmente per le 16.30 siamo pronti a muovere con gli zaini in spalla. Ed è proprio nel momento in cui ci apprestiamo a scendere che compare una figura, solitaria, quasi una visione.
E' Don Lorenzo Nanni, che come ogni anno raggiungeva la batteria per celebrare una piccola funzione in memoria dei 10 Caduti, anche senza la presenza di qualcuno; ne avevamo sempre e solo sentito parlare. Tempo di pochi saluti ed il meteo peggiora radicalmente, un fronte gelido inizia a percuotere il fronte di gola, non c' è tempo. Consigliamo l'immediata discesa ma il religioso è deciso ad omaggiare i Ragazzi della 515a; loro non poterono scegliere.
Ci volgiamo a Est, il fronte nero di cumulonembi si avvicina rapidamente, è oramai a poche centinaia di metri da noi; incrociamo i nostri sguardi e si decide di rimanere con lui. Veniamo gradualmente immersi in un'ovatta bianca, le torri sovrastanti iniziano a scomparire mentre la Santa Messa evoca il passaggio dalla sofferenza, alla croce, al martirio, alla gloria.